Filomena Reale è un’artista italiana dalle radici profonde e una visione cosmopolita. La sua formazione artistica si è sviluppata tra città ricche di storia e cultura, come Roma, Spello, Napoli e Torino, e luoghi dal respiro internazionale come Parigi, Miami e New York. Questi luoghi, con la loro ricca tradizione artistica e identità unica, hanno contribuito a plasmare la sua sensibilità creativa. Crescere in ambienti così diversi le ha permesso di assorbire una vasta gamma di influenze artistiche, che si riflettono nelle sue opere attraverso una combinazione di stili e tecniche. Il suo percorso artistico è stato ulteriormente arricchito da studi formali e da un’ampia sperimentazione con vari materiali e tecniche. Nel 2024, ha ottenuto un Diploma di merito presso la Facoltà di Stato I.A. Bunin in Russia, un riconoscimento significativo che ha confermato la sua eccellenza e dedizione all'arte. La carriera di Filomena è caratterizzata da una continua esplorazione delle relazioni tra l’essere umano e il mondo naturale, temi che emergono con forza nelle sue composizioni astratte e figurative. Le opere di Filomena Reale sono state esposte in numerose gallerie e fiere d'arte, sia in Italia che all'estero, e fanno parte di collezioni private in tutto il mondo. Il suo lavoro è apprezzato per la capacità di evocare emozioni profonde e universali, offrendo allo spettatore un'esperienza sensoriale e riflessiva unica. Filomena continua a vivere e lavorare in Italia, dove il suo studio funge da laboratorio di idee, sempre in evoluzione, alimentato dalla sua inesauribile curiosità artistica.
Visione d'artista
L’artista, come geniale costruttore di bellezza, attinge al mondo sensibile per creare ciò che supera la semplice apparenza. Per Filomena Reale, ogni opera nasce dallo stupore e dal desiderio di cogliere l’essenza del mondo circostante. Come suggerito da Giovanni Paolo II, la bellezza non si limita ad appagare, ma ispira e riempie di meraviglia chi la osserva e chi la crea. È proprio questa ricerca del sublime che trasforma ogni opera in un’esperienza spirituale, dove la ‘bellezza che salva’ conduce lo spettatore oltre il visibile, verso una comprensione più profonda e universale.